VUELTA2007: MENCHOV PADRONE, PIEPOLI ANCORA ISPIRATO

(AGI/ITALPRESS) - Andorra, 10 set. - E’ la Vuelta di Denis Menchov. Ma stavolta sul campo. Il ventinovenne russo, capitano dell’olandese Rabobank, gia’ in un’edizione porto’ a casa la maglia oro: era il 2005, ma riusci’ nell’impresa solo per la squalifica per doping di Roberto Heras. Salendo verso Andorra, nella tappa regina della Vuelta numero 62, dopo 220 chilometri animati dalla solita maxi fuga, Menchov ha giocato con i rivali come al gatto con il topo: ha costretto Leonardo Piepoli a muoversi sempre in prima persona per coprire ogni buco, ha fatto sfogare un generosissimo quanto inconcludente Carlos Sastre, ha reso vani gli allunghi di Igor Anton. Insomma, si e’ comportato da padrone assoluto, assistendo da spettatore privilegiato ai fuochi d’artificio per poi colpire al cuore con una volata che ha demolito le ambizioni dell’australiano Cadel Evans (Predictor-Lotto) e del basco Samuel Sanchez (Euskaltel-Euskadi).
Una prova di forza che ha piegato anche l’ispirato Piepoli, il ‘trullo volante’ della Saunier Duval che ha anche provato a far selezione in quota, trovando sempre scomodi compagni d’avvenutura. Il pugliese nato in svizzera, trentacinquenne d’assalto, finisce sesto sui sette che arrivano avvantaggiati e nella generale, risale sino al nono posto, a 6′06″ da Menchov, che guida sempre con 2′01″ sul connazionale Efimkin e 2′27″ su Evans.
La tappa e’ stata caratterizzata anche da una fuga da lontana con dentro un bel lotto di azzurri: Pellizotti, Guerini, Marzano, Bettini e Cunego non hanno pero’ retto al ritorno dei migliori non appena la strada ha cominciato a salire sul serio. E sul serio, ma ai Mondiali, vuol fare anche Oscar Freire: il cantabro, tre volte campione del mondo, ha abbandonato la carovana con tre successi all’attivo per la solita infiammazione al soprassella, preferendo non rischiare l’avvicinamento a Stoccarda.
Domani primo giorno di riposo, si riprende mercoledi’ 12 con l’undicesima delle ventuno frazioni della corsa ProTour, la Oropesa del Mar-Algemesi di 191,3, ondulata sino a meta’ ma poi probabile terra di conquista dei velocisti. (AGI)
Ree/Zec