DOPING: BUFERA SU TOUR DE FRANCE, DOPO ASTANA FUORI COFIDIS

(AGI/AFP/REUTERS) - Roma, 25 lug. - Lo scandalo doping continua a scuotere il Tour de France. Dopo l’Astana, anche il team Cofidis ha abbandonato la competizione dopo che un suo corridore, l’italiano Cristian Moreni, e’ stato trovato positivo a un test ed espulso dal Tour. L’ex campione d’Italia e’ stato fermato dalla polizia francese poco dopo la fine della tappa di oggi, la Orthez-Gourette Col d’Aubisque, di 218,5 km. Un test effettuato dopo l’undicesima tappa, la Marsiglia-Montpellier di giovedi’ scorso, aveva evidenziato un livello anormale di testosterone nel sangue dell’azzurro. Moreni, che occupava il cinquantaquattresimo posto nella classifica generale, ha ammesso l’illecito e non ha chiesto la controanalisi.
La Cofidis ha quindi scelto spontaneamente di ritirarsi. “E’ l’unica cosa da fare in circostanze del genere”, ha dichiarato il presidente della squadra transalpina, Francoise Migraine. La Cofidis era stata una delle otto squadre che oggi, prima della partenza della tappa, aveva preso parte ad un sit-in di protesta contro il doping. Ieri la “Grande Boucle” era stata sconvolta dalla positivita’ del ciclista kazako Alexandre Vinokourov all’emotrasfusione dopo un controllo antidoping avvenuto lo scorso sabato al termine della cronometro individuale di Albi, vinta proprio dal capitano dell’Astana.
In ottemperanza al Codice Etico sottoscritto dalle formazioni del ProTour, anche la squadra che porta il nome della capitale kazaka aveva scelto di abbandonare il tour. L’uscita dell’Astana ha comportato l’esclusione dalla classifica di due corridori che lottavano per il podio, il tedesco Andreas Kloden ed il kazako Andrey Kascheckin, rispettivamente quinto e ottavo a 5′34″ e 7′54″ dalla maglia gialla del danese Michael Rasmussen.
Con Moreni, sono tre i ciclisti risultati positivi all’antidoping nell’odierna edizione del Tour de France. Il primo caso aveva coinvolto Patrik Sinkewitz, in forza alla T-Mobile. Nel sangue del velocista tedesco, ritiratosi in seguito ad un incidente, era stato riscontrato un livello sei volte superiore alla norma di testosterone. La notizia aveva spinto le reti televisive tedesche Ard e Zdf a ospendere la diretta della gara.
La polemica sul doping aveva coinvolto anche la star del Tour 2007, il danese Michael Rasmussen, sempre piu’ vicino al titolo. L’attuale maglia gialla era stata squalificata dalla nazionale danese per i Mondiali di Stoccarda perche’ in due occasioni non aveva comunicato alla sua Federazione dove si allenava, eludendo di fatto i controlli antidoping a sorpresa. I sospetti avevano spinto il presidente dell’Unione Ciclista Internazionale, Pat Mc Quaid, a dichiarare: “Per il bene del Tour e’ meglio che Rasmussen non vinca”. Un terzo test saltato avrebbe portato all’automatica squalifica del ciclista danese. (AGI)
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