BASKET: SIENA CAMPIONE, SCUDETTO SIGILLA STAGIONE DA RECORD
(AGI/ITALPRESS)- Siena, 17 giu. - Un tecnico esordiente in panchina ma dal futuro luminoso, un roster che ha cambiato volto senza perdere la sua identita’ e una squadra capace in pochi mesi di diventare un rullo compressore schiacciando ogni avversario. Pochi ingredienti, ma risultato assicurato. Quella della Montepaschi Siena e’ stata una cavalcata trionfale, partita con una mini-rivoluzione e conclusa con uno scudetto che va ad arricchire una bacheca che finora contava un tricolore (2004), una coppa Saporta (2002) e una Supercoppa Italiana (2005). La scorsa estate, quando Recalcati annuncio’ il suo addio per dedicarsi alla Nazionale, nessuno si sarebbe mai aspettato di poter festeggiare oggi il secondo titolo di campione d’Italia.
Doveva essere una stagione di assestamento, perche’ in tanti se ne erano andati (Zukauskas, Nicola, Chiacig, Pecile) e tanti erano i volti nuovi e i conseguenti punti interrogativi. A partire dal tecnico, Simone Pianigiani, 38 anni nativo di proprio di Siena, tanti anni nell’ombra e alla prima esperienza da head coach. Difficile, insomma, pensare allo scudetto, impossibile ipotizzare una stagione da record. Perche’ la vittoria di oggi e’ solo l’epilogo scontato di un cammino impressionante, che tra regular season e play off ha visto la Mens Sana al tappeto solo cinque volte in 44 gare. Numeri da paura, numeri da Siena. In campionato non c’e’ stata storia, 30 vittorie e 4 sconfitte, tutte in trasferta contro Varese, Biella, Udine e Roma. Record di punti eguagliato (60 come la Benetton 2002/2003) e record di vittorie consecutive stabilito due volte (10 e poi 11). Una striscia di successi incredibile, che dal 25 marzo al 30 maggio, sommando stagione regolare e post-season, ha visto la Montepaschi inanellare 14 vittorie una dopo l’altra. Al dominio in campionato, sancito dal vantaggio sulla seconda (16 punti) e dalla media punti stratosferica (86.6 fatti contro 74.2 subiti, uno scarto medio di oltre 12 punti a partita), si e’ aggiunto anche quello dei play-off, dove solo Roma e’ riuscita a rallentare la corsa della Mens Sana prima di cedere il passo all’armata di Pianigiani. E come tre anni fa, ecco anche il 3-0 in finale, allora sulla Fortitudo Bologna, oggi sulla Virtus, un cappotto che dal 1987 a oggi, da quando la finale si gioca al meglio delle cinque partite, e’ riuscito solo a Milano, Vu Nere (3 volte), Varese, Treviso e Siena, appunto. Un dominio assoluto, che ha avuto in Pianigiani un coach capace di assemblare i campioni rimasti come Eze, Kaukenas e Stonerook ai nuovi arrivi Sato, Forte, McIntyre e Baxter. Il lituano e’ stata forse la vera arma in piu’ di questa Montepaschi, una garanzia sempre all’altezza del suo compito, capace di partire in panchina ed entrare riuscendo a cambiare il volto della gara. Ma meritano i giusti applausi anche Joe Forte e Romain Sato, che ai play-off hanno anche saputo fare meglio rispetto a una stagione regolare che li ha visti in piu’ di un’occasione sugli allori. E poi ancora McIntyre, forse non continuo ma all’occasione decisivo, o Baxter, arrivato dopo due mesi di prigione per un colpo di pistola sparato in aria ma in grado di dimostrare che Siena aveva visto bene puntando su di lui. Ora il meritato riposo, prima di una stagione che vedra’ la Montepaschi tornare in quell’Eurolega dove in due occasioni (2003 e 2004) ha gia’ raggiunto la Final Four. Perche’ la corazzata di Pianigiani non ha intenzione di fermarsi qui. (AGI)
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