COMUNE L’AQUILA:IN UN VOLUME ANTICO REGOLAMENTO POLIZIA URBANA
(AGI) - L’Aquila, 29 dic. - Non pagare le multe comunali poteva comportare il carcere, le trasgressioni alle norme venivano punite con le pene previste dal codice penale e la Fontana delle 99 Cannelle poteva essere utilizzata esclusivamente per lavare i panni, che pero’ non potevano essere stesi sulle adiacenti mura di cinta. Sono alcune delle prescrizioni contenute nel primo Regolamento della polizia urbana dell’Aquila post unitario, che raccoglieva, in un vero e proprio testo unico, tutte le prescrizioni dettate dal Consiglio comunale tra il 1861 e il 1898. Novantatre’ articoli, contenuti nella pubblicazione che il Comune - su progetto dell’ufficio stampa e comunicazione - ha realizzato in 3.000 copie, in distribuzione alla portineria della sede centrale di palazzo Margherita. Si tratta del quinto numero della serie “I Quaderni della citta’ dell’Aquila”, che ha l’obiettivo di far conoscere la realta’ del capoluogo d’Abruzzo negli scorsi decenni, attraverso documenti e atti amministrativi. Il primo Regolamento di polizia urbana segue infatti “L’Aquila, cento anni fa” (pubblicato nel giugno 2003), “La storia dei mezzi di trasporto e la nascita del Parco del Castello” (gennaio 2004), “L’Aquila e lo sport” (giugno 2004), “Il grande manto bianco, ricordi della nevicata del ‘56″ (marzo 2006). “Uno strumento di lettura interessante e soprattutto educativo - ha commentato il sindaco Biagio Tempesta, che tre anni e mezzo fa ha ideato ‘I Quaderni’ - in quanto ci offre l’opportunita’ di capire quali problemi dovettero affrontare gli amministratori dell’epoca nel disciplinare aspetti delicati per la vita cittadina, come le questioni igienico sanitarie e quelle legate all’occupazione del suolo pubblico e all’uso delle acque”. (AGI)
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