DOPING: U.S. ACLI, SCONCERTANTE LA PROPOSTA DI PESCANTE
(AGI) - Roma, 19 ott. - “Se la sanzione penale non costituisce un deterrente per chi intende fare uso di sostanze dopanti ai fini di migliorare le prestazioni sportive, ci dica Pescante cosa puo’ impedire ad un atleta di ricorrere a metodi illeciti”. Il presidente nazionale dell’Unione sportiva Acli, Alfredo Cucciniello, polemizza a distanza con il sottosegretario ai Beni culturali su eventuali cambiamenti da apportare alla legge sul doping.
“A costo di passare per demagoghi, cosi’ come ha dichiarato Pescante nella cerimonia per la presentazione del progetto italiano di risoluzione dell’Onu sulla tregua olimpica - spiega Cucciniello - noi chiediamo al governo e al mondo dello sport di non abbassare la guardia di fronte al fenomeno doping e di mantenere una rigidita’ che provi almeno a salvaguardare i valori dello sport. Dichiariamo pertanto il nostro sconcerto per la proposta avanzata dal sottosegretario con delega allo sport di depenalizzare l’uso di sostanze dopanti per gli atleti eventualmente trovati positivi ai controlli durante le Olimpiadi di Torino 2006″.
Per il presidente nazionale dell’Unione sportiva Acli, “gli impegni internazionali assunti dagli ultimi tre presidenti del Consiglio, le attese del presidente del Cio Rogge e le norme dello stesso Comitato olimpico internazionale non possono aprire spazi ad una decisione che favorirebbe il moltiplicarsi di pratiche contrarie ai principi di lealta’, all’etica e ai valori dello sport e alla salvaguardia della salute delle persone; anche se si pone su questa materia - cosi’ come su altre - un problema di armonizzazione della legislazione europea”. (AGI)