SPORT: RIVERA, CREARE MINISTERO AD HOC; ABETE, NON SERVE
(AGI) - Torino, 19 set. - “Propongo di costituire un Ministero della Gioventu’ e dello Sport”. L’idea e’ di Gianni Rivera, l’ex campione del Milan ora consulente dell’Assessorato allo Sport di Roma, intervenuto, oggi, a Torino, all’incontro della “fabbrica del programma” con Romano Prodi.
“Ci sono in Italia tanti ministeri - ha detto ancora Rivera - che non si capisce cosa facciano. Il ministero per l’attuazione del programma, ad esempio, se facesse quanto dice il suo nome dovrebbe mandare a casa il Governo ma, in realta’, se facesse cosi’ manderebbero a casa lui”.
La proposta di Rivera nasce dalla volonta’ di far crescere la cultura dello sport, necessita’ sottolineata anche da molti altri atleti ed addetti ai lavori intervenuti all’incontro organizzato, non a caso, nella citta’ che ospitera’ le Olimpiadi invernali del 2006. Tra questi Sara Simeoni, campionessa di salto in alto, che ha sottolineato un paradosso: “In Italia ci sono 36milioni di sportivi eppure e’ in aumento l’obesita’ infantile dovuta all’ipocinesi”. In questo senso tutti hanno concordato nell’importanza del legame tra cultura dello sport e scuola: “Un Ministero dello Sport - ha osservato ancora Rivera - avrebbe con la scuola un rapporto piu’ diretto per fare in modo che a scuola si pratichi piu’ sport”.
Sulla proposta di un Ministero dello Sport e della Gioventu’ risponde il vicepresidente vicario della Federcalcio, Giancarlo Abete, che sottolinea la sua contrarieta’ in quanto “temi come sport e turismo non si risolvono con la creazione di un ministero”. “Il problema e’ dotarsi di un progetto di politica sportiva. Non serve quindi - ha concluso - una nuova produzione legislativa ma fermarsi e capire qual e’ il progetto di politica sportiva”. (AGI)