SIMONCELLI: SPORT PIANGE ‘SUPERSIC’, DOMANI SALMA IN ITALIA

(AGI/ITALPRESS) - Roma, 24 ott. - Ma le parole piu’ belle, forse, sono quelle del dottor Claudio Costa, il creatore della Clinica Mobile che da sempre e’ vicino ai piloti. “Quando il destino bussa alla porta proviamo la terribile sensazione di essere impotenti. Il giovane campione di nome Marco se n’e’ andato con il tramonto del sole della Malesia e il suo andare e’ stato un rumore di vita, il rumore gioioso che Marco ci ha sempre regalato” si legge nella lettera pubblicata sul sito della Clinica Mobile. Il dottor Costa, poi, nella stessa, rivela, la grandezza umana di Simoncelli: “Non mi sento solo. C’e’ la mia famiglia, la mia morosa i miei amici che godono dei miei successi, c’e’ la clinica mobile che mi aiuta nei momenti difficili. Sento quanto bene c’e’ attorno a me, tanto di quel bene che mi scalda” scrive Marco nel libro pubblicato dallo stesso Costa. La morte di SuperSic, poi, ha sconvolto i due piloti che con le loro moto lo hanno incolpevolmente investito, Colin Edwards e Valentino Rossi. I rumors parlavano addirittura di un Valentino che colpito per la morte dell’amico e collega pensava al ritiro. Ma a smentire la notizia e’ l’amico per la pelle del pesarese, Uccio che affida a twitter queste poche righe: “Per quelli che lo chiedono, Vale non sta pensando assolutamente di smettere… Mi dispiace che girino queste notizie false in momenti cosi’” dice “Siamo in aereoporto rientriamo in Italia con un gran vuoto…dobbiamo tornare a vincere adesso ancora di piu’”. Anche il grande Agostini e’ convinto che il “Dottore” non appendera’ il casco al chiodo: “Sta soffrendo come stiamo soffrendo tutti e come sta soffrendo la famiglia di Marco: lui sa che purtroppo queste cose nel nostro mestiere possono succedere, oggi meno rispetto al passato, pero’ ogni tanto capita. Valentino sa che questo mestiere e’ pericoloso, ma credo che il suo amore per le due ruote lo fara’ continuare”. Parla di “tragedie che non dovrebbero accadere”, invece, Michael Schumacher. “E’ terribile sentire la notizia della morte di un altro appassionato degli sport motoristici” scrive il sette volte campione del mondo di Formula 1 sul proprio sito. “Vista la mia parentesi nel mondo delle due ruote so quanto popolare fosse Marco Simoncelli. Purtroppo nelle moto come negli altri sport motoristici non e’ possibile eliminare ogni rischio, e poi accadono tragedie che non dovrebbero accadere”. Dalla F.1 alle pedane della scherma. “Il 21 settembre ho conosciuto Marco Simoncelli, eravamo seduti accanto durante la cerimonia d’inizio scuola al Quirinale” dice Valentina Vezzali sul web. “Era la prima volta che lo incontravo, abbiamo chiacchierato un po’, mi aveva raccontato del suo paese di diecimila abitanti, ai confini con le Marche, mi diceva di quanto gli piacesse vivere li’, tra la gente che lo conosceva bene; la notizia della sua morte mi ha lasciato la tristezza addosso, ho riascoltato il suo accento, ho rivisto nella mente il suo sorriso e la sua bella semplicita’”. (AGI) Red/Pgi