TAORMINA ARTE: I KATAKLO’ INAUGURANO IL “NUOVO” TEATRO ANTICO

(AGI) - Taormina, 31 mag. - “Esibirsi al Teatro Antico di Taormina e’ come ritrovare una strada perduta, recuperare in maniera totale quel legame che abbiamo con la Grecia antica, caratterizzato dalla condivisione dei canoni classici di bellezza e fisicita’”. Per Giulia Staccioli, leader dei Kataklo’, l’esibizione della sua compagnia che, giovedi’ 1 giugno alle 21.30, inaugurera’ il Teatro Antico fresco di restyling, sara’ particolarmente suggestiva. Non solo con il nome, che deriva proprio dal greco e vuol dire “io ballo piegandomi e contorcendomi”, ma anche con il tipo di danza, in cui il movimento del corpo diventa figura, il gruppo lega la sua essenza al classicismo. “In una cornice come questa, la nostra danza non puo’ che acquistare valore - dice la Staccioli - perche’ questo spazio ha un’anima propria. Speriamo di entrare in armonia con questo spirito e di non contrastarlo”. Giulia Staccioli e’ fondatrice e coreografa dei Kataklo’. Quando nel 1988, dopo tre Campionati del mondo e due Olimpiadi vissuti da protagonista della ginnastica ritmica, decide di ritirarsi, inizia ad esplorare nuove strade e, nel 1992, e’ la prima italiana ad essere scelta, dopo una durissima selezione, come ballerina dei Momix, uno dei gruppi di danza contemporanea piu’ famosi al mondo. Dopo tre anni con la compagnia di Moses Pendelton, fonda i Kataklo’. Da allora sono passati dieci anni, dieci anni di continui successi. “E’ stato come un salto nel buio - confessa la Staccioli - non avrei creduto che dopo tanto tempo mi sarei trovata qui, con una compagnia allargata, cresciuta”. Questa esigenza di crescere, di migliorarsi, di superarsi sempre e’ probabilmente una delle ragioni del successo della compagnia. “Se ci fossimo fermati - dice, infatti, l’artista - non saremmo qui. C’e’ sempre un’evoluzione nel nostro lavoro e non e’ solo il pubblico ad esigerlo. E’ il mondo che cambia, siamo noi che cambiamo. Non possiamo rimanere ancorati agli stessi schemi, anche se sono quelli che hanno decretato il nostro successo. Per fare questo ci vuole tanta energia e trovare gli stimoli non e’ sempre facile. Certo, il riscontro positivo del pubblico e’ un incentivo cosi’ come l’idea di riuscire a realizzare cio’ che prima non c’era, una figura nuova, un quadro acrobatico ancora piu’ difficile. L’importante e’ assecondare gli stimoli che ci vengono da dentro e dall’esterno, non ignorarli”. (AGI)
Mrg/Mzu (Segue)